Il prossimo 6 Luglio si aprirà ufficialmente la stagione dei saldi estivi nel nostro Paese.
Tuttavia, anche se mancano ancora 25 giorni all’evento, gli italiani sembrano avere già le idee molto chiare su come comportarsi durante il periodo di sconti.
A testimoniare ciò è l’ultimo studio condotto da Confesercenti con la collaborazione di Ipsos e Swg, dedicato proprio all’analisi delle prossime vendite di fine stagione.
Vediamo insieme quali sono i dati più interessanti.
Il primo riguarda senza dubbio le persone che beneficeranno dei saldi estivi: sono, infatti, il 69% gli italiani che hanno già pianificato di acquistare prodotti scontati, con un +8,7% rispetto allo scorso anno.
Il 19%, invece, farà shopping solo in caso di necessità o di offerte imperdibili (+3% rispetto al 2022), mentre il restante 12% è già proiettato ai saldi invernali (+1,7% nel confronto con gli ultimi 12 mesi).
L’attenuazione dei rincari vissuta nell’ultimo trimestre in tutti i settori influenzerà positivamente la disponibilità economica per le compere durante i saldi estivi.
Infatti, la spesa media prevista a famiglia si attesta intorno ai 243 €, con un incremento di 41 € rispetto al 2022
In particolare, si arriverà anche fino a 258 € nelle regioni del Sud Italia, contro i 237 € del Nord e i 226 € del Centro.
Proprio al Sud le vendite di fine stagione sono attese più che nel resto del Paese; infatti, nel Mezzogiorno d’Italia parteciperà ai saldi il 74% della popolazione, contro il 68% del Nord ed il 64% del Centro.
Diminuirà, invece, il budget medio a persona previsto per gli acquisti, che passerà da 146 a 88 €, con un -35% rispetto a quanto allocato dai consumatori italiani lo scorso anno.
Di conseguenza, il valore dello scontrino medio durante il periodo dei saldi estivi sarà inferiore a 50 € per il 38% degli acquisti, per il 26% oscillerà tra 50 e 100 €, per il 12% sarà tra 100 e 150 €, per il 7% sarà tra 150 e 200 € mentre per il 5% sarà superiore ai 200 €.
Per quanto riguarda le tempistiche, il 33% degli utenti effettuerà acquisti già durante il primo fine settimana di saldi, in modo da avere a disposizione una maggiore scelta di articoli.
Il 27% comincerà a fare shopping dopo la prima settimana/dieci giorni dall’inizio dei saldi, così da avere più tempo per “studiare” con cura cosa acquistare e confrontare i prezzi tra online e offline.
Il 15%, invece, farà acquisti solo a partire dal mese di agosto, per sfruttare l’aumento delle percentuali di sconto e portare a casa i prodotti che desidera a prezzi bassissimi.
Ma quali saranno i canali in cui si concentreranno la maggior parte degli acquisti degli italiani durante il periodo dei saldi estivi?
Già da inizio 2023 abbiamo assistito ad un ritorno delle persone a recarsi nei punti vendita fisici per fare le proprie compere.
Questa tendenza verrà confermata anche con i prossimi sconti di fine stagione visto che il 64% degli utenti comprerà almeno un prodotto in un centro commerciale, il 55% in un negozio di prossimità ed il 36% in una grande catena.
Nonostante la forte inversione di tendenza rispetto agli ultimi anni, gli acquisti online restano comunque una delle risorse più apprezzate dagli italiani durante i saldi estivi visto che il 48% degli utenti farà spese tramite siti e-commerce o marketplace.
Sul versante dei futuri fatturati, la percezione dei negozianti è più che positiva rispetto al 2022.
Infatti, il 61% dei commercianti è convinto di registrare un numero maggiore di vendite e di guadagni (+11%), il 30% di registrare risultati sostanzialmente uguali (-3%) mentre il 9% pensa che accuserà delle perdite (-8%).
Questo ottimismo vissuto dai nostri imprenditori è confermato dalle stime sulle spese degli italiani nei due mesi di saldi estivi, che sarà pari a 3,1 miliardi di € per il 2023 a fronte dei 2,6 miliardi del 2022.
Gli ultimi dati forniti dallo studio condotto da Confesercenti con la collaborazione di Ipsos e Swg si concentrano sulle categorie merceologiche che saranno maggiormente coinvolte nei saldi estivi.
Il 67% degli italiani saranno interessati all’acquisto di calzature seguite, a breve distanza, da maglie, magliette, canottiere e top (66%), mentre al terzo posto ci sono gonne e pantaloni (41%).
Tra gli indumenti più apprezzati troviamo anche gli accessori per il mare e l’intimo (entrambi al 38%), mentre camicie e camicette raccolgono il 37% delle indicazioni.
A chiudere la classifica ci sono abiti/completi (30%), borse (20%), accessori (16%) biancheria per la casa (15%), cinture (13%) e piccola pelletteria (12%).