Oggi ci troviamo in una società in cui accendere il computer per navigare sul web pare diventata una “perdita di tempo”.
Questo è quanto rivela lo studio dell’Osservatorio Mobile B2C Strategy della School of Management del Politecnico di Milano da cui emerge che 31 milioni di italiani accedono mensilmente ad Internet da dispositivi diversi dal PC.
E di questi, il 37% (oltre 11 milioni di persone) utilizza esclusivamente gli smartphone.
Ciò avviene per due ragioni principali:
- gli smartphone sono sempre più evoluti dal punto di vista tecnologico, tanto da sostituire i dispositivi fissi in tutto e per tutto
- la comodità che prova l’utente quando acquista un prodotto da uno shop online tramite smartphone, ovunque si trova e in qualsiasi momento.
Non è un caso, dunque, che in Italia la percentuale di fatturato mobile sul totale delle vendite online (35,1 miliardi di euro) è stata pari al 28%; un numero destinato ad una costante crescita.
Tra le categorie di vendita al dettaglio con la più alta percentuale di acquisti da dispositivi mobili spiccano quelle della moda/lusso e degli articoli sportivi, entrambe con una quota del 40%.
Tra gli altri benefit legati al Mobile Commerce c’è quello di poter raggiungere l’utente nel momento esatto in cui sta cercando qualcosa.
Basti pensare che, secondo il Global Commerce Review di Criteo, l’82% dei consumatori ricerca tramite geolocalizzazione, tanto che, nel corso degli anni, si presume che le vendite su smartphone supereranno il 50% degli acquisti totali online.
Riprendendo invece una serie di statistiche dal blog di Mailup, per il 50% di chi naviga su Internet il mobile ha totalmente sostituito il PC, mentre il 38% sostiene che i due dispositivi abbiano la stessa valenza.
Ma i dati più rilevanti sono altri: il 60% delle aziende italiane dichiara di aver già intrapreso azioni volte ad implementare il mobile all’interno della loro struttura, il 31% afferma di avere già da 3 anni un sito responsive, mentre il 17% ha cominciato ad approcciarsi a questo nuovo metodo solo negli ultimi 2 anni.
Solo l’8% ha dichiarato di avere un sito forte nella visione dei dispositivi fissi e decisamente meno forte per il mobile.
Le aziende nostrane si sono mosse anche per sviluppare delle app da utilizzare su mobile.
Il 26% delle attività ha realizzato un tool con le stesse funzionalità del sito mentre il 14% ritiene le app per mobile delle “azioni strategiche” per migliorare l’approccio con il cliente e aumentare il fatturato.
Questa tendenza è in linea con quella europea in cui i retailer con una shopping app generano il 50% delle loro vendite su dispositivi mobili, con il 54% di transazioni tramite app, cosa che evidenzia in particolare il potere delle shopping app nel generare tassi di conversione e vendite significativamente più elevati su dispositivi mobili.
FONTE: Criteo
Per quanto riguarda il tempo medio trascorso a navigare da mobile, questo rappresenta il 64% del totale speso online ed è pari a circa 45 ore al mese di cui l’88% è consumato, ancora una volta, all’interno di app; su tutte Facebook e Google.
Il mercato della pubblicità per schermo tattile supera il miliardo di euro e rappresenta il 40% del mercato digitale e il 14% del totale, con una crescita del 49% rispetto all’anno scorso, continuando ad avere un peso dominante a livello di formati (43% del mercato).
Un trend interessante riguarda le soluzioni di biometria a supporto dei pagamenti e dell’autenticazione degli utenti nell’accesso ai servizi.
A livello italiano, gli smartphone dotati di questa tecnologia sono il 46% del totale e circa un utente su tre utilizza già queste soluzioni.
“Il mobile sta diventando un canale di vendita diretto sempre più rilevante anche nel nostro Paese, con un peso pari ad un quarto degli acquisti e-commerce complessivi – afferma Raffaello Balocco, Responsabile Scientifico dell’Osservatorio Mobile B2C Strategy del Politecnico di Milano – Ma, fatto altrettanto importante, è che si tratta di un canale sempre più fondamentale anche nelle decisioni di acquisto che poi si concretizzano sugli altri dispositivi o nel mondo fisico”.
E per il futuro quali sono i possibili scenari?
Secondo la Casaleggio Associati, nei prossimi 10 anni si prevede un aumento d’efficacia delle interfacce vocali, grazie all’utilizzo dell’Assistente di Google, Siri, Cortana, ecc. che saranno implementati e permetteranno un ulteriore sviluppo del mobile.