L’impatto del metaverso e delle nuove tecnologie sul retail moda: minaccia od opportunità?

0
171

Negli ultimi anni il settore della moda ha subito una trasformazione significativa grazie all’adozione di tecnologie immersive come le virtual fitting rooms (VFR) e il metaverso.

Tuttavia molti retailer tradizionali hanno mostrato una lenta adozione delle tecnologie digitali. Un sondaggio di Deloitte ha rivelato che solo il 30% dei retailer tradizionali ha implementato tecnologie di e-commerce avanzate entro il 2021.

Dopo una prima fase di diffidenza, i retailer hanno compreso i benefici di queste nuove tecnologie, come confermato da un rapporto di McKinsey, secondo il quale l’uso di fitting rooms virtuali può aumentare il tasso di conversione fino al 30%.

Numeri positivi confermati anche da un rapporto recente pubblicato su BusinessWire, secondo il quale il mercato globale del Virtual Fitting Rooms, ossia dei camerini virtuali, ha toccato quota 6,6 miliardi di dollari nel 2024 e si prevede che arriverà a 18,9 miliardi di dollari entro il 2030, crescendo ad una CAGR (Compound Annual Growth Rate, cioè il tasso annuo di crescita composto) del 19,3% dal 2024 al 2030.

C’è stata un’integrazione continua tra online e offline soprattutto nel periodo post-Covid. Come riportato da Osservatori.net, nel 2021 il panorama del retail ha visto una significativa adozione di servizi digitali da parte dei grandi player: il 65% di essi ha offerto servizi di click & collect, il 37% ha permesso di effettuare resi in negozio per gli acquisti online, mentre il 30% ha consentito ai clienti di verificare online la disponibilità dei prodotti direttamente in negozio.

Parallelamente è aumentato l’investimento nel digitale da parte dei retailer italiani: la quota del fatturato dedicata al digitale è passata dal 2% nel 2020 al 2,5% nel 2021, segnalando una crescente attenzione verso le tecnologie e le soluzioni digitali.

L’ecommerce si è confermato sempre più come un motore di crescita per il settore retail. Nonostante rappresenti solo il 10% del valore totale dei consumi, contribuisce per circa il 20% alla crescita complessiva dei consumi, sia online che offline.

Parallelamente sta crescendo il metaverso. Un rapporto di Bloomberg prevedeva che il mercato del metaverso avrebbe raggiunto gli 800 miliardi di dollari entro il 2024. Retailer come Nike e Gucci hanno già iniziato a vendere prodotti virtuali nel metaverso, con Gucci che ha riportato vendite superiori a 4 milioni di dollari in un singolo evento virtuale.

In una tesi universitaria della Luiss è riportato un sondaggio di BoF Insights, condotto su un campione di statunitensi tra i 15 e i 56 anni, secondo il quale il 72% degli intervistati ha frequentato uno spazio virtuale nell’ultimo anno e considera la propria identità digitale un elemento rilevante. Nel frattempo le tecnologie basate sull’Intelligenza Artificiale e sulla realtà aumentata stanno rivoluzionando anche il settore della moda, ridefinendo il confine tra mondo fisico e digitale. Attualmente oltre 700 milioni di persone utilizzano la realtà aumentata (AR) e il 40% di loro la impiega per lo shopping, sfruttandone non solo l’innovazione, ma anche la possibilità di visualizzare i prodotti negli ambienti reali prima dell’acquisto.

Una ricerca NetRail Focus Fashion, presentata in occasione dell’undicesima edizione del Netcomm Focus Fashion & Lifestyle 2024, ha evidenziato l’importanza crescente della tecnologia e dell’Intelligenza Artificiale che consentono di migliorare l’esperienza d’acquisto dei clienti. In Italia, nella macrocategoria che include abbigliamento, calzature, gioielli e accessori, il fattore chiave nelle decisioni di acquisto è l’assortimento: il 38% dei consumatori sceglie un rivenditore in base all’ampiezza del catalogo disponibile. Il 35,6% invece basa la propria scelta sul prezzo del prodotto e/o delle spese di spedizione. Un altro elemento cruciale per il 26,9% degli acquirenti è la politica di reso, che deve essere gratuita e semplificata.

L’esperienza di acquisto gioca un ruolo determinante per il 27,7% dei clienti del settore fashion, che ricercano semplicità, rapidità ed efficienza sia nella selezione del prodotto che nella consegna. In particolare la modalità più apprezzata è l’Home Delivery, scelta dal 76,6% degli utenti, mentre il ritiro Out of Home è preferito nel 22,2% dei casi, registrando un incremento del 4,5% rispetto alla media generale delle categorie di prodotto.

Come indicato da un articolo di Spocket, l’adozione di camerini virtuali ha portato a tassi di conversione significativamente più elevati rispetto alle modalità tradizionali. Ad esempio l’implementazione della realtà aumentata basata sul web ha mostrato un aumento delle conversioni del 112% e un ROI 22 volte superiore nel commercio online. Inoltre secondo una ricerca del 2021 di Snapchat e Deloitte Digital, l’uso dell’AR nei percorsi d’acquisto ha portato a tassi di conversione superiori del 94% rispetto alle modalità di acquisto standard.

McKinsey & Company ha stimato che il valore del metaverso potrebbe raggiungere i 5 trilioni di dollari entro il 2030, con l’e-commerce previsto come la più grande opportunità, con un valore di mercato stimato di 2,6 trilioni di dollari.

Sono tanti i case study di piccoli e grandi retailer che hanno sperimentato queste tecnologie con risultati positivi e tra questi possiamo citare quello di Stitch Fix che ha integrato l’Intelligenza Artificiale nel suo modello di business per analizzare le preferenze dei clienti e migliorare le raccomandazioni di prodotto. Nel quarto trimestre dell’anno fiscale 2024, l’azienda ha registrato ricavi netti di 319,6 milioni di dollari, con una diminuzione del 12,4% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. Nonostante la diminuzione dei ricavi, l’azienda ha implementato misure che hanno portato a risparmi superiori a 100 milioni di dollari nelle spese generali e amministrative.

Altro caso emblematico è quello di Zara, che nel 2018 ha aperto un negozio a Londra privo di camerini e casse tradizionali. Il negozio era dotato di schermi interattivi semitrasparenti per mostrare le collezioni e di un’area dedicata al ritiro automatizzato degli ordini online, grazie a un magazzino robotizzato in grado di gestire simultaneamente 2.400 pacchi.

Infografica

Articolo precedenteInvestire nel retail moda: opportunità o rischio? Un’analisi dei trend per il mese di marzo
Pina Tamburrino
Presidentessa Osservatorio Mondo Retail - MagicStore

LASCIA UN COMMENTO

Per favore inserisci il tuo commento!
Per favore inserisci il tuo nome qui