Gestire l’arrivo dell’autunno per un negozio di abbigliamento è un passaggio delicato che richiede una pianificazione attenta e una serie di strategie per garantire una transizione di stagione fluida. Muoversi con ritardo comporta una partenza “ad handicap” in previsione della stagione autunnale, col rischio di vedersi superati dai propri competitor.
Per garantire una gestione fluida del passaggio dall’estate all’autunno per prima cosa bisogna adottare tattiche specifiche per l’organizzazione del magazzino. Una buona organizzazione del magazzino può ridurre i tempi di gestione delle scorte, come il tempo per ricevere, stoccare e prelevare i prodotti, di circa il 20-30%.
Come dimostra uno studio di financesonline.com, almeno il 46% di tutte le aziende ha problemi legati all’inventario del magazzino, poiché non gestito correttamente o magari perché gestito in modo manuale. Bisogna poi tenere conto dei costi da sostenere come i costi di mantenimento delle scorte totali, che secondo Investopedia rappresentano almeno il 20-30% dei costi di magazzino.
Adottare tattiche efficaci di gestione del magazzino può migliorare la precisione dell’inventario del 20-40%, riducendo quindi gli errori di conteggio e le discrepanze tra inventario fisico e registrato. Inoltre una gestione efficiente del magazzino riduce i costi operativi del 10-15% grazie ad una diminuzione dei costi di stoccaggio, di gestione delle scorte e di manodopera.
Un altro aspetto importante che riguarda la corretta gestione del magazzino riguarda l’etichettamento dei prodotti, operazione che si può fare con l’aiuto di un software apposito. In questo modo si evita di esaurire le scorte di un articolo che potrebbe essere particolarmente richiesto in un determinato periodo, come appunto l’inizio dell’autunno. Come dimostra uno studio di Zebra i sistemi di etichettamento, che sono gestiti da un software di gestione del magazzino, possono aumentare la precisione dell’inventario fino al 95%.
Ci sono case study che dimostrano quanto una buona gestione del magazzino possa rendere molto più fluido e meno “traumatico” il passaggio dall’estate all’autunno. Zara ad esempio ha ridotto i tempi di gestione del magazzino del 20% grazie all’uso della tecnologia avanzata e una rigorosa gestione delle scorte. H&M invece ha visto una riduzione del 25% delle rotture di stock dopo aver implementato un sistema di gestione di magazzino basato sui dati in tempo reale e previsioni accurate.
Ci sono poi altri due passaggi importanti: i saldi estivi e la pianificazione degli acquisti. Secondo un sondaggio di Federazione Moda Italia-Confcommercio a luglio del 2023 c’è stato un leggero calo delle vendite (-2,5%) rispetto all’anno precedente, mentre ad agosto l’andamento è migliorato, anche se leggermente negativo rispetto a 12 mesi prima (-1,7%). Quest’anno però, anche grazie ad una ripresa in termini occupazionali, c’è più fiducia e si spera che i saldi estivi possano andare ancora meglio. In ogni caso il 58% delle aziende ha registrato un valore delle vendite dei saldi stabile (24%) o positivo (34%), contro un 42% che ha registrato un calo. Tra l’altro offrire sconti su abbigliamento estivo aiuta anche a liberare spazio vitale nel magazzino e nei negozi in previsione dell’arrivo dell’abbigliamento autunnale e invernale.
Quando parliamo di saldi estivi è opportuno fare un passaggio anche sui bundle promozionali, che combinano capi estivi con accessori autunnali e che aumentano significativamente le vendite. I prodotti bundle sono di fatto offerte che combinano più articoli in un solo pacchetto venduto ad un prezzo inferiore rispetto alla somma dei prezzi dei singoli articoli. Questo tipo di vendita è molto comune nell’abbigliamento, in particolare durante le stagioni di transizione come dall’estate all’autunno. La tecnica bundle consente di vendere articoli estivi che rischierebbero di restare invenduti.
Le offerte bundle possono aumentare le vendite fino al 10-30%, in base alla strategia di marketing utilizzata, e possono incrementare la fidelizzazione dei clienti del 15-25%, offrendo un valore aggiunto e un’esperienza d’acquisto più soddisfacente. Anche in questo caso ci viene in soccorso un case study: secondo un rapporto del 2021, Nike ha registrato un aumento del 20% nelle vendite complessive nei negozi fisici che hanno introdotto prodotti bundle stagionali rispetto a quelli che non li hanno introdotti.
Per quanto riguarda invece gli acquisti futuri, bisogna utilizzare i dati storici e appositi strumenti di analisi per prevedere la domanda dei capi autunnali. Vanno considerate le tendenze e i trend del momento, tenendo presente la propria nicchia di mercato e il segmento di moda nel quale si opera. Ordinare i capi autunnali con anticipo aiuta ad evitare ritardi nelle consegne e garantire un’adeguata disponibilità dei prodotti.
Infine è necessario considerare anche le tecniche di visual merchandising, che pure hanno un impatto significativo sulle vendite di un negozio di abbigliamento nel passaggio dall’estate all’autunno. Secondo uno studio di POPAI (Point of Purchase Advertising International), una buona strategia di visual merchandising può aumentare le vendite complessive di un negozio dal 10 al 30%. Tale aumento dipende dall’efficacia della presentazione dei prodotti, dall’attrattiva delle vetrine e dalla disposizione interna del negozio.
Si stima che il 60-70% delle decisioni di acquisto vengono prese proprio all’interno del punto vendita, percentuali che lasciano intendere quanto sia importante una vetrina accattivante che sappia raccontare una storia e toccare le giuste corde emotive degli acquirenti. Altri studi hanno dimostrato che i clienti tendono a trascorrere più tempo in negozi con un layout attraente e ben organizzato, con un aumento del tempo di permanenza che può variare dal 20% al 40%. Questo incremento del tempo speso può naturalmente portare a un aumento delle vendite.