In Italia, da un punto di vista meteorologico, stiamo vivendo un periodo molto particolare. Le estati o comunque i periodi caldi si protraggono addirittura fino a novembre e dicembre e i venditori vanno in tilt, soprattutto quando devono lanciare le collezioni autunnali e invernali. Bisogna quindi trovare strategie di marketing digitale alternative per promuovere i prodotti invernali e giocare d’anticipo.
Una prima strategia da utilizzare è il social media marketing, che consiste nell’usare piattaforme come Instagram, Facebook e Pinterest molto efficaci per il settore della moda. Instagram, con oltre un miliardo di utenti attivi mensilmente, è ideale per la condivisione di contenuti visivi di alta qualità. Si stima che le Storie di Instagram e i post con tag dei prodotti possono aumentare l’engagement del 20-25%.
Le campagne pubblicitarie di Facebook sono invece in grado di targettizzare gruppi specifici. I video e le immagini ottengono un CTR (Click Through Rate) del 72% superiore rispetto ai post tradizionali. E poi c’è Pinterest, che con le bachece autunnali e i pin di moda stagionale possono aumentare il traffico sul sito fino al 33%.
Per ottimizzare le campagne autunnali di marketing digitale può dare una grande mano l’email marketing che, secondo Campaing Monitor, ha un ROI medio di 44 dollari per ogni dollaro speso. Altra pratica virtuosa è ottimizzare il sito e i contenuti per i motori di ricerca. Come suggerisce BrightEdge, piattaforma di content performance marketing, il 53% del traffico del sito proviene da ricerche organiche. L’ottimizzazione delle pagine prodotto e dei blog post stagionali può dunque aumentare la visibilità su Google e altri motori di ricerca.
Altra valida strategia è il remarketing poiché, come indicato da Criteo, il 96% dei visitatori online abbandona il sito senza acquistare. Le campagne di remarketing secondo Criteo possono aumentare le conversioni del 70%, mentre le email di carrello abbandonato possono recuperare il 10-30% delle vendite potenziali.
Per rendere più efficaci le campagne delle collezioni autunnali, e muoversi con un certo anticipo per affrontare nel modo giusto situazioni anomale come un caldo intenso in pieno autunno, è consigliabile lasciarsi ispirare dai grandi brandi.
Nike, ad esempio, è uno dei brand che maggiormente fa leva sull’onda del social media marketing. Secondo Hootsuite i post sponsorizzati dal colosso statunitense possono raggiungere oltre 25 milioni di visualizzazioni per campagna. Nike sfrutta molto anche i contenuti di alta qualità che raccontano storie coinvolgenti e motivazionali su Youtube, altra piattaforma da attenzionare per il suo alto potenziale.
Tra i grandi brand da cui prendere spunto c’è Zara, che spinge molto sulle collaborazioni con influencer. Generalmente vengono scelti i micro-influencer, che costano di meno e hanno un engagement rate del 7% superiore ai macro-influencer. Il brand spagnolo spinge molto anche sugli eventi di lancio in negozio e online per promuovere le nuove collezioni. Si stima che gli eventi in-store di Zara aumentano il traffico nel negozio del 20% durante la settimana di lancio.
Tra i brand “made in Italy” di primissimo piano c’è Gucci, che sfrutta sia Instagram che TikTok per intercettare un pubblico ampio e giovanile con compagne immersive e interattive. Secondo un rapporto di Influencer Marketing Hub, Gucci ha aumentato il suo engagement del 20% usando campagne hashtag specifiche come #GucciPrêtÀPorter. Anche Gucci sfrutta molto il content marketing e lo storytelling. A dimostrazione di quanto siano importanti gli articoli di qualità, ti basta sapere che secondo Contently i contenuti editoriali di Gucci hanno un tasso di lettura completo pari all’80%.
C’è poi da fare un’altra considerazione sui capi stessi da promuovere, che devono essere versatili ed essere usati potenzialmente sia nei mesi caldi sia nei primi giorni di freddo. Sono i cosiddetti prodotti trans-seasonal, come ad esempio capispalla, cardigan e giacche che possono anche essere sovrapposti. E poi ci sono i capi leggeri e traspiranti, come quelli di cotone e lino, che secondo un rapporto WGSN possono aumentare le vendite del 15% nei climi caldi.
Proprio perché il meteo è “ballerino” e incerto, sarebbe un’ottima idea personalizzare le campagne di marketing in base alle condizioni meteo locali. Puoi usare annunci geolocalizzati che promuovono prodotti adatti al clima specifico di ogni regione. Le campagne di geo-targeting possono aumentare il CTR (Click Through Rate) del 30% rispetto alle campagne generiche. Oppure puoi utilizzare piattaforme pubblicitarie capaci di modificare i messaggi promozionali in tempo reale in base alle condizioni meteorologiche. Secondo un report di Weather Unlocked, le pubblicità basate sul meteo possono incrementare le vendite del 10-15%.
Altra buona soluzione è quella di introdurre gradualmente le collezioni autunnali, anziché lanciare tutti i capi contemporaneamente. Sarebbe una buona strategia, ad esempio, rilasciare mini-collezioni ogni due settimane che si adattano progressivamente al cambio di stagione. Secondo uno studio di Retail Dive, i lanci scaglionati possono aumentare le vendite del 20% rispetto ai lanci tradizionali.
Infine puoi dare libero sfogo alla tua fantasia e creare lookbook, che mostrano come indossare i capi d’abbigliamento in diversi climi. Secondo HubSpot i contenuti visivi, come i lookbook, aumentano l’intenzione d’acquisto del 67%.