Perchè gli italiani acquistano online? Questa è la domanda che si pongono quotidianamente migliaia di negozianti che vendono sul web.
Una domanda alla quale Netcomm ed Eurisko hanno cercato di dare una risposta attraverso il loro Report annuale sullo stato della vendita online nel nostro Paese.
La prima motivazione per la quale gli italiani comprano online è il risparmio (54%), un dato che, per quando riguardo la spesa media mensile effettuata sul web, porta il 5% dei nostri connazionali a dichiarare di spendere più di 500 euro. L’11% spende tra 201 e 500 euro, il 48% tra 51 e 200 euro mentre il 36% spende meno di 50 euro.
A seguire ci sono la comodità di acquisto (35%), la maggiore facilità nel trovare il capo che si desidera (24%), la possibilità di acquistare ovunque ed in qualsiasi momento (22%) e la scelta più ampia, con maggiori alternative rispetto ai negozi fisici (18%).
Ancora, sul web è possibile eseguire una valutazione sugli acquisti ed avvalersi del diritto di recesso nel caso in cui il prodotto acquistato non soddisfi le aspettative (15%), l’opportunità di acquistare su più piattaforme (e-commerce, marketplace, social network, ecc.) anche al di fuori dei propri confini nazionali (13%) e la sicurezza legata al reperimento di informazioni, suggerimenti utili e recensioni per l’acquisto (11%).
Tuttavia, c’è anche un 4% che dichiara di acquistare online “soltanto per curiosità”.
A queste motivazioni vanno aggiunte anche un servizio di logistica all’avanguardia e la disponibilità di diverse forme di pagamento online, che impattano sulle scelte di acquisto degli italiani rispettivamente per il 9% e il 7%.
Si tratta degli unici due elementi sui quali le aziende che vendono online possono intervenire in prima persona, cosa che le ha fatto mettere in campo diverse azioni di potenziamento.
Entro la fine del 2021, infatti, il 24% delle aziende italiane amplierà le soluzioni di pagamento, il 19% la possibilità di spedizioni e resi gratuiti, il 12% si dedicherà
all’ampliamento di soluzioni click & collect, l’11% si impegnerà per avere packaging e comportamenti più sostenibili, il 10% investirà nella personalizzazione delle spedizioni mentre il 9% in misure per la sicurezza e la data protection.
Per quel che riguarda i servizi di spedizione, il 44% delle aziende si ritiene soddisfatto del servizio offerto, il 50% ritiene che sia migliorabile mentre il 6% si dichiara del tutto insoddisfatto.
Nel 52% dei casi, le attività che vendono online in Italia hanno la gestione del magazzino a proprio carico, nel 15% è in carico a partner terzi, il 14% si avvale del dropshipping, il 9% del servizio di spedizione offerto dai marketplace e l’1% si affida ad altre soluzioni.
Le aziende di e-commerce italiane dichiarano, inoltre, che anche quest’anno la carta di credito è il mezzo di pagamento più diffuso (28%), seguita dai digital wallet (23%), dal bonifico (19%), dal pagamento alla consegna (17%), da quello effettuato via mobile (7%) e da altre soluzioni come la rateizzazione e il contrassegno (6%).
Dunque, tutte le aziende che vendono online in Italia si sono attrezzate o si stanno attrezzando per rendere sempre migliore l’esperienza di acquisto degli utenti online.
Un lavoro che sta dando i suoi frutti visto che, negli ultimi otto mesi, ben l’80% della popolazione nazionale ha acquistato almeno una volta sul web.
Nonostante ciò, esiste ancora una buona parte di italiani che non comprano online.
Perchè? Anche qui, come per chi è a favore, le motivazioni sono diverse.
Il 46% delle persone preferisce ancora vedere, toccare e provare gli articoli che acquista in negozio, sia per avere una maggiore sicurezza, sia perché valuta poco pratico comprare un prodotto online nel caso in cui sarà necessario cambiarlo ed operare un reso.
Il 38% dichiara di preferire l’acquisto negli store fisici rispetto a quelli digitali per la componente umana (possibilità di chiacchierare con gli addetti alla vendita, avere da loro un consiglio, incontrare altre persone, uscire di casa, ecc.) mentre il 35% non si fida di inserire i propri dati sensibili sulle piattaforme di vendita online per timore che queste possano essere usate in maniera scorretta.
Il 27%, infine, dice che farebbe più acquisti online se le informazioni relative ai prodotti, alle modalità di spedizione o alle promozioni presenti su e-commerce e marketplace fossero presentate e descritte in maniere più chiara ed esauriente.