Si è da poco concluso il 2023, un anno molto dinamico e impegnativo per gli e-commerce che hanno dovuto affrontare nuove sfide in un mercato che sta vorticosamente cambiando, anche sotto la spinta del Covid che fa sentire ancora i suoi effetti. La pandemia ha sicuramente stravolto il mondo e-commerce, soprattutto quello legato al fashion e ha velocizzato il processo di digitalizzazione dei servizi, comunque già avviato da tempo. In questo articolo facciamo un bilancio annuale del 2023 e dei prodotti maggiormente venduti nel settore fashion, per poi concentrarci sulle strategie di vendita che sono risultate più efficaci e sulle nuove sfide in vista del 2024.
Bilancio annuale 2023: i prodotti per il fashion più venduti
Apriamo una finestra sui prodotti più gettonati nel mondo del fashion a livello internazionale con l’aiuto di Lyst Index, un’azienda tecnologica del mondo della moda. Lyst ogni anno stila una classifica dei 10 prodotti più ricercati a livello mondiale e, in relazione al secondo trimestre del 2023, possiamo così elencare:
- Top Anagram di Loewe. L’articolo ha visto la sua popolarità crescere dopo che l’ha indossato Kylie Jenner, che ha portato il brand spagnolo tra i big della moda mondiale. Solo nel trimestre estivo la ricerca è salita del 19%;
- Onitsuka Tiger Mexico 66. Con 113 milioni di visualizzazioni di visualizzazioni su Lyst, le iconiche sneakers indossate da Uma Thurman in Kill Bill sono diventate un must su TikTok;
- Occhiali da sole tartarugati Versace, accessori che hanno fatto prepotentemente irruzione nel mercato del fashion anche grazie alla cantante Dua Lipa;
- Borse in rafia Loewe. Riecco il brand spagnolo che propone delle borse di gran valore estetico e commerciale;
- Sneakers New Balance x Aimé Leon Dore. Versione extralusso delle sneaker New Balance realizzate con l’iconico brand newyorkese Aimé Leon Dore.
- Shorts denim di Agolde, un mix di jeans e shorts, molto apprezzati da personaggi del calibro di Hailey Bieber, Gigi Hadid e A$AP Rocky.
Secondo quanto riportato da Vogue, gli articoli più venduti nel periodo estivo e primaverile sono stati i seguenti:
- abiti crochet;
- giacche trapuntate;
- costumi da bagno asimmetrici;
- sandali flat;
- ceste di raffia;
- capo o accessorio in denim;
- sneakers Adidas;
- camicia maschile;
- vestiti a fascia;
- sandali ugly con borchie.
In linea generale va sottolineato il boom del cosiddetto quiet luxury, che comprende prodotti esteticamente poco appariscenti ma comunque notevolmente lussuosi. I settori trainanti sono proprio quelli legati al lusso o ad una clientela alto spendente. Da sottolineare come il “made in Italy” nel settore del fashion continua ad essere un fattore importante.
Secondo quanto riferito dall’AGI l’anno 2023 si è chiuso con una crescita del fatturato pari al 4% per la moda italiana. Per la precisione il 20% del fatturato di abbigliamento e accessori è pari a 11 miliardi, rappresentato principalmente da collezioni maschili, che hanno fatto registrare una crescita del 5% rispetto all’anno scorso.
Nei mesi di settembre e ottobre si è registrato un calo delle vendite dell’abbigliamento (-4,7% a settembre e -5% a ottobre) e delle calzature (-3,4% a settembre e -3% a ottobre), dati presentati durante la conferenza stampa di presentazione della Milano Fashion Week.
Interessante anche l’Indagine Confcommercio-Format Research, che ha individuato nell’abbigliamento (95,2%), nelle calzature (86,3%) e negli accessori (46%) gli articoli più richiesti per i saldi invernali 2024. Pelletteria e articoli di valigeria faranno invece segnare aumenti interessanti rispetto all’anno scorso (+7,8% di punti percentuali).
Le strategie più performanti nel 2023
Oltre alla qualità e al fascino attrattivo ed estetico di questi prodotti, le aziende hanno saputo spingere le vendite anche grazie all’adozione di strategie mirate e ben studiate che hanno aumentato il valore percepito degli articoli e il tasso di fidelizzazione.
Come dimostrano i dati di Osservatori.net, nel 2020 la crescita maggiore l’avevano fatta registrare i prodotti di prima necessità, mentre il fashion si assestava al terzo posto. Nel 2022 è cresciuta la fetta di mercato interessata ai prodotti e servizi leisure e quasi 36 milioni di persone in Italia (48%) fanno acquisti in questo settore che comprende principalmente capi di abbigliamento e prodotti per la quotidianità, seguiti da acquisti luxury e prodotti di moda sportiva. Da notare che le vendite non sono trainate solo dalla moda donna, ma anche dagli abiti e dagli accessori maschili. Nel settore e-commerce il fashion ha fatto registrare una crescita del 7%, a dimostrazione di come la moda stia diventando un settore sempre più apprezzato.
La crescita del settore fashion è stata favorita dall’integrazione dei negozi fisici con quelli online per un’esperienza phygital. I clienti moderni vogliono infatti vivere negli shop online esperienze simili a quelle dei negozi fisici, quindi buona parte degli e-commerce hanno recepito il desiderio dei consumatori.
Le strategie del 2023 hanno puntato a garantire la massima soddisfazione ai clienti e gli e-shop si sono concentrate principalmente sulla logistica dell’ultimo miglio per assicurare la consegna nel giorno stesso dell’ordine. Con l’avanzata sempre più inarrestabile dei social stanno andando fortissimo le vendite online in diretta. In Cina il live shopping ha raggiunto un valore di 600 miliardi USD, mentre negli Stati Uniti un valore di 25 miliardi USD. I numeri sono positivi anche in Europa, dove nel solo 2022 il live streaming ha contribuito al 20% delle vendite totali.
Previsioni future per il 2024
In che direzione stiamo andando nel 2024? Come confermato dal Report annuale di Idealo sull’e-commerce italiano, si può confermare che l’e-commerce giocherà anche nel 2024 un ruolo di primissimo piano.
Altro report che può aiutare a prevedere l’andamento futuro nel 2024 è quello di Casaleggio Associati, un’analisi approfondita delle nuove sfide da affrontare per un progetto e-commerce vincente ed efficiente. Da quanto emerge il 33% degli e-commerce è soddisfatto delle strategie di promozioni adottate, il 56% ha riscontrato delle difficoltà e l’11% è insoddisfatto. Bisognerà quindi lavorare sull’adozione di nuove strategie capaci di promuovere in modo più efficace il proprio brand online.
Secondo il report le attività di marketing e di advertising si sono così suddivise nel 2023:
- SEM (24%);
- SEO (14%);
- Social media (14%);
- Email marketing (9%);
- Display advertising (6%);
- Remarketing/retargeting (6%);
- Sponsorizzazioni (6%);
- Comparatori e aree di shopping (5%);
- Altro (5%);
- Televisione/radio/stampa (4%);
- Programmi di affiliazione (3%);
- Programmatic advertising (2%);
- Pubbliredazionali e media (2%).
Bisogna quindi investire in strategie SEM e SEO, mentre nel social commerce a farla da padrone sono piattaforme come Instagram, Whatsapp e Facebook, con un occhio di riguardo a TikTok che sta crescendo in maniera esponenziale. Aprire un e-commerce nel 2024 è un’ottima idea, a patto di creare piattaforme strutturare che dovranno essere mobile-friendly, integrate con l’IA, supportate da social e live video shopping e avere un carattere green.