Evoluzione del retail di moda e canali di vendita online a confronto: cosa dicono i dati?

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Il 2024 è stato un anno positivo per l’ecommerce in Italia, che ha registrato una crescita significativa in tanti settori con gli acquisti online che hanno superato i 58,8 miliardi di euro, facendo segnare un incremento del 6% rispetto al 2023. Aumenta anche il valore dell’ecommerce di prodotto rispetto agli anni scorsi, con gli acquisti online che hanno raggiunto i 38,2 miliardi di euro (+5%). Questo è quanto emerso dal report dell’Osservatorio ecommerce B2c Netcomm – School of Management del Politecnico di Milano.

Passiamo adesso ad un’analisi comparativa tra i principali canali di vendita online, che possiamo suddividere tra siti ecommerce custom, ecommece realizzati con piattaforme apposite, pagine social, cataloghi digitali e marketplace.

I siti ecommerce custom hanno il controllo completo sull’esperienza del cliente, dal design al sito fino alle strategie di marketing. Nel settore fashion in Italia gli acquisti online nel 2023 hanno raggiunto un valore di 5,8 miliardi, un numero che con ogni probabilità è cresciuto ancora nel 2024 e che continuerà a farlo nel 2025.

In alternativa gli ecommerce possono essere realizzati con piattaforme apposite, come Shopify e WooCommerce, che offrono soluzioni versatili per la vendita online. Queste opzioni offrono soluzioni all-in-one con una gestione semplificata che rende le varie operazioni più snelle e fluide, una scelta ideale per chi non ha grande dimestichezza con la tecnologia e la realizzazione di siti.

Facebook e Instagram, entrambe di proprietà di Meta, continuano a essere piattaforme influenti nel social commerce. Nel 2022 Facebook contava 2,9 miliardi di utenti attivi mensili, mentre Instagram ne registrava 1,47 miliardi. Il trend di crescita di questi due social network è proseguito, come dimostrano i dati di Statista: nell’aprile del 2024 si sono contati per Facebook 3 miliardi e 65 milioni di utenti attivi mensili e per Instagram 2 miliardi e 504 milioni di utenti attivi mensili.

Secondo Salesforce, si prevede che il valore delle vendite tramite social commerce raggiungerà circa 2,9 bilioni di dollari entro il 2026, sottolineando l’importanza crescente di queste piattaforme come canali di vendita diretta.

Infine ci sono i marketplace, piattaforme come Zalando, Yoox e Privalia che offrono ai brand la possibilità di raggiungere un pubblico più vasto. Come riportato da Similarweb, Zalando è il principale sito di shopping online di moda in Italia, con oltre 16,7 milioni di visite mensili, seguito da Yoox con 15,7 milioni e Privalia con 7,3 milioni. Queste piattaforme godono di un’ampia base di utenti e di infrastrutture consolidate.

Per avere una panoramica ancora più ampia c’è una domanda da porsi: meglio un marketplace o un ecommerce? Una risposta univoca non c’è, anche perché molto dipende dalle proprie necessità e dalla tipologia di clientela da soddisfare. Tendenzialmente i marketplace richiedono meno investimenti iniziali, ma offrono meno opzioni di personalizzazione e c’è il rischio di entrare in competizione sulla stessa piattaforma con un competitor.

Rispetto ai marketplace le piattaforme come Shopify e WooCommerce offrono il pieno controllo sul branding, sui prezzi e sulle strategie di marketing, ma sono richiesti più investimenti iniziali.

Infine i siti proprietari offrono una gestione totalmente personalizzata del proprio e-commerce, con la possibilità di creare un’esperienza unica e coerente, dal design del sito fino alla narrazione del brand. Il retail ha un controllo totale: dalla gestione diretta dei prezzi alle promozioni, dalla logistica alla relazione con il cliente.

Vale la pena fornire un dato alla luce di questo confronto: come riportato da Mobiloud Shopify detiene circa il 26,2% del mercato globale delle piattaforme ecommerce posizionandosi al primo posto, seguito da WooCommerce che rappresenta circa il 20,1% del mercato globale delle piattaforme ecommerce, posizionandosi al secondo posto.

Concentriamoci adesso sulle statistiche sull’audience per provare a delineare le abitudini d’acquisto degli italiani. Secondo una ricerca Istat sono più propensi ad acquistare online gli uomini (52,4% contro il 44,4% delle donne). Se ci concentriamo sulle aree geografiche quelli che spendono di più sono i residenti al Nord (52,8%), soprattutto i giovani con un’età compresa tra i 20 e i 24 anni (75,7%).

I prodotti più ricercati sono capi di abbigliamento, scarpe o accessori (19,4%), seguiti da articoli per la casa, mobili o prodotti per il giardinaggio (10,3%).

I canali preferiti restano i marketplace affermati, come Amazon e Zalando, ma anche e-commerce proprietari dei brand. La scelta del canale dipende quindi da fattori come la fiducia nel brand, l’esperienza utente e le offerte disponibili e varia in base a preferenze personali e facilità d’uso delle piattaforme.

Lo smartphone resta il dispositivo più utilizzato per fare acquisti online. L’ecommerce si prospetta prospero anche nel 2025 poiché, come indicato da Kinsta, il 47,1% degli italiani effettua acquisti online con cadenza settimanale, percentuale che sale al 62% considerando sia beni che servizi.

Infografica

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Pina Tamburrino
Presidentessa Osservatorio Mondo Retail - MagicStore

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